Un sogno a colori
Con questo numero si conclude il mio incarico di Direttore responsabile della rivista “Credito Cooperativo di Roma”. È stato un lungo e appassionante percorso che mi ha consentito di incontrare tante persone e occuparmi dei più svariati temi, sempre con l’obiettivo di comunicare in modo chiaro ed efficace il pianeta BCC Roma, e il sistema di cui fa parte, valorizzando l’approccio originale nell’interpretare il credito e nel perseguimento del bene comune. In fin dei conti è proprio questo il senso profondo del credito cooperativo, come ci ricorda Federcasse facendo riferimento al pensiero di Antonio Genovesi, scrittore, economista e filosofo del ’700: “è legge dell’universo che non si può far la nostra felicità senza far quella degli altri”. Semplice e profondo, questo pensiero rappresenta la linfa vitale del credito cooperativo e del suo meccanismo mutualistico.
In tutti questi anni la rivista ha puntato a rappresentare questo meccanismo, facendo leva su contenuti, grafica e immagini atti a migliorarne sempre più la percezione e promuovere la consapevolezza e la partecipazione informata dei soci alla vita cooperativa.
In questa direzione sono state innumerevoli le storie pubblicate, raccontando dei talenti dei soci e dei personaggi d’autore, dei piccoli imprenditori e artigiani, degli agricoltori e delle imprese della solidarietà, delle comunità locali e dei territori da salvaguardare come un bene prezioso. Non è questo certamente il luogo per un resoconto di tutta questa lunga attività, ma ho piacere di ricordare due tappe di questo lungo percorso. La prima è un articolo dedicato e Rita Levi Montalcini in occasione della sua visita del 2003 nella sede della Banca di via Sardegna, per promuovere la sua fondazione dedicata alle donne africane. Una profonda emozione.
Poi un’altra intervista a un grande personaggio, il maestro Andrea Camilleri che, con la collega direttrice Luisa Ciccarelli, di cui era cliente presso l’agenzia 3, andammo a trovare nella sua casa nei pressi di piazza Bainsizza a Roma. Lui, pur soffrendo da tempo di problemi visivi, ci raccontò in modo ineguagliabile di alcuni ricordi di vita custoditi nella sua memoria: la Sicilia, le prime esperienze giovanili in RAI, il rapporto con Eduardo De Filippo, la sua attività di scrittore e il grande successo del commissario Montalbano. Nell’ascoltarlo mi venne spontaneo chiedergli se sognasse la sua amata Sicilia in bianco e nero o a colori. Lui mi ringraziò sottolineando come si trattasse di una bellissima domanda e rispose commosso che sognava la Sicilia con tinte forti e vivissime. Semplicemente indimenticabile!
Con questo ricordo del maestro Camilleri, ringrazio e saluto tutti i lettori di “Credito Cooperativo di Roma”, augurando buon proseguimento di lavoro alla redazione e al nuovo Direttore responsabile.
MAURIZIO ALETTI