Sopra le righe
Era il 1° gennaio 1986, nasceva la rivista Credito Cooperativo, house-organ (come direbbero gli inglesi) della Cassa Rurale ed Artigiana di Roma. In copertina, lo vedete nel riquadro in basso, il Presidente Enzo Badioli che stringe la mano all’allora Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, insieme al Direttore Generale della Banca, Giuseppe Marchetti. Era la nascita di quella che sarebbe diventata la memoria storica della Banca, raccontandone 36 anni di crescita, evoluzioni, cambio di denominazione, ma soprattutto dando ampio spazio agli eventi sociali e ai soci stessi, primo punto di riferimento della nostra-vostra rivista. Da allora si sono susseguiti diversi Direttori Responsabili: il primo fu proprio Enzo Badioli, ma ricordiamo anche Claudio Schwarzenberg e per ultimo Maurizio Aletti, che proprio dalle colonne della sua rubrica “Contrappunti” ha voluto salutare i lettori, prima di congedarsi dopo tanti anni di lavoro.

Ed è quindi con emozione che da questo numero assumo la Direzione di una rivista che da sempre, in casa, ho avuto la possibilità di sfogliare, fin da quando ero piccolo, fin da quando la festa del socio si svolgeva in un circolo sportivo, in una traversa di Viale di Tor di Quinto a Roma. Ho ricordi nitidi, sia della festa del socio che della rivista, anche perché ho sempre avuto il “pallino” di fare il giornalista e di occuparmi di comunicazione.
Sento la responsabilità di dover affrontare al meglio il nuovo incarico, di voler raccontare la vita sociale ed extra bancaria di questa grande cooperativa di credito. Vita sociale che ci è stata “rubata” con due anni di pandemia, ma che adesso è ripartita di nuovo in presenza e con più slancio di prima. Lo raccontiamo proprio nelle prime pagine di questo numero. Raccontiamo i concerti, quello di Roma e quello di Padova e mentre scrivo si sono già svolte sei delle tredici riunioni con i soci, programmate fino all’Assemblea di maggio prossimo. Anche di queste riunioni – bellissimi momenti di ritrovo e convivialità – trovate un bel resoconto nelle prime pagine della rivista.
Cercherò quindi di imparare dal passato, guardando al futuro, di preservare la tradizione, apportando alcune novità e, grazie all’ausilio di validi collaboratori che da sempre seguono la rivista (su tutti Giuliano Polidori), cercherò di raccontare sempre al meglio la vita e l’evoluzione di questa grande banca, che nel futuro – è uno degli obiettivi della Presidenza – avrà sempre più giovani nella sua compagine sociale.
Piergiorgio Liberati