È il momento di dare una mano
Il Credito Cooperativo italiano, fedele alle sue radici solidaristiche, si sta muovendo per aiutare la popolazione ucraina travolta dalle conseguenze drammatiche della guerra. Vediamo come
Questo “Contrappunti” è diverso dal solito. Siamo di fronte, infatti, ad un’altra drammatica emergenza: dal 24 febbraio la guerra è ricomparsa in Europa, generando sofferenze e distruzioni a danno della popolazione ucraina. Per questo il Credito Cooperativo si è immediatamente attivato con una raccolta fondi in collaborazione con Caritas Italiana. E ha inoltre espresso profonda costernazione e massima solidarietà a coloro che sono stati colpiti da una tragedia “che sta determinando, oltre a distruzioni inimmaginabili, anche una gravissima crisi umanitaria, colpendo in particolare le persone più fragili, soprattutto bambini e adolescenti”.
Sono stati attivati tre conti correnti, con la medesima denominazione: “Ucraina 2022. Vicini ai bambini e agli adolescenti”. Vi potranno confluire i contributi delle singole Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen e dei soci, collaboratori, clienti e comunità locali nelle quali opera il Credito Cooperativo.
La raccolta fondi è a favore del progetto di intervento umanitario – soprattutto nei confronti dei minori – che la Caritas sta gestendo in Ucraina e nei Paesi limitrofi (in particolare del versante occidentale) sin dalle prime ore successive all’inizio dell’intervento militare russo. L’iniziativa, coordinata da Federcasse, è promossa dal Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, dal Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca e dalla Federazione Raiffeisen dell’Alto Adige.
L’obiettivo è, dunque, offrire un contributo concreto e immediato alle persone più fragili, segnati profondamente da una situazione che gli operatori sul terreno presentano come “estremamente drammatica” e da conseguenze pratiche e psicologiche profonde.
Caritas Italiana – in coordinamento con la Caritas Ucraina e altre Caritas europee, soprattutto di Polonia, Moldavia e Slovacchia – ha aperto sul territorio (nella capitale Kiev e non solo) una serie di Centri di assistenza sia per fare fronte ai bisogni immediati, che per dare ascolto e sostegno psicologico alla popolazione sconvolta dalla guerra. I Centri sono operativi anche per la distribuzione di generi alimentari, prodotti per l’igiene, acqua potabile e quant’altro. Operatori e volontari sono inoltre mobilitati per trasportare le persone più vulnerabili nelle zone più sicure.
D’intesa con Caritas la prima tranche di contributi (circa 600 mila euro), data la drammatica situazione che si è determinata in Ucraina anche a seguito della chiusura degli orfanotrofi e della fuga obbligata dalle grandi città e dagli altri centri urbani, è stata destinata all’accoglienza dei minori non accompagnati.
La Caritas Italiana sta rivolgendo “particolare attenzione ai minori alloggiati presso 22 case-famiglia, ma soprattutto ai tanti bambini ospitati negli orfanotrofi pubblici, per i quali ha messo a disposizione cinque strutture di accoglienza. L’iniziativa si è estesa anche ai paesi limitrofi, dove si stanno riversando i profughi (soprattutto Polonia, Moldavia e Romania)”.
È il momento di dare una mano. Facciamolo attraverso questa meritoria iniziativa del Credito Cooperativo italiano.
MAURIZIO ALETTI
“Ucraina 2022. Vicini ai bambini e agli adolescenti”
Per quanto riguarda le Banche del Gruppo iccrea, le coordinate per le donazioni sono le seguenti: it45 P080 0003 2000 0080 0032 010 (intestato a Caritas italiana).