In linea da Bruxelles
A CURA DI ORNELLA CILONA
LE PMI NEL PROGRAMMA DI LAVORO DELLA COMMISSIONE EUROPEA
“Making Europe stronger together” è il motto del programma di lavoro della Commissione europea per il 2022. Il quadro economico e sociale del Vecchio continente presenta ancora più ombre che luci: la ripresa non è dietro l’angolo, l’inflazione avanza e i nuovi posti di lavoro faticano ad arrivare. Rendere più forte l’UE significa anche intervenire sul tessuto imprenditoriale, che è stato duramente colpito in numerosi settori dalla recessione seguita alla pandemia. Per molte PMI gli ultimi due anni sono stati devastanti ma altre sono riuscite a reggere bene la crisi. Il Rapporto 2020 -2021 sulle aziende europee di minori dimensioni, preparato dalla Commissione UE, sottolinea, infatti, un loro andamento diversificato a livello di settori e di Paesi. I problemi maggiori li hanno, infatti, subìti quelle del turismo e della ristorazione mentre nell’informatica le piccole hanno retto bene il confronto con le “Big Tech”. Se guardiamo ai Paesi, emerge dal Rapporto che le PMI italiane e quelle dell’Europa dell’Est se la sono cavata peggio rispetto alle scandinavi, alle belghe e alle olandesi. Tenendo a mente i risultati del Rapporto, il programma di lavoro della Commissione europea per il 2022 elenca due priorità per le aziende di minori dimensioni. La prima è la messa in campo di misure per facilitare l’accesso al capitale, un problema che da sempre penalizza i piccoli imprenditori nell’UE rispetto ai grandi gruppi. L’aiuto nella transizione verde e digitale è la seconda priorità. Le PMI in molti Stati stentano ad adattarsi alle nuove regole in materia di energia verde e di difesa dell’ambiente. Anche sul digitale ci sono forti ritardi da scontare, se si considera che il numero di esperti informatici è addirittura diminuito nelle piccole e medie imprese europee rispetto al 2015. Queste due priorità saranno tradotte in fatti dalle risorse previste dai Fondi strutturali europei, da specifiche iniziative comunitarie e dai Piani nazionali per la ripresa e la resilienza.
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I PROSSIMI BANDI REGIONALI PER LE PMI
UN BANDO DELLA REGIONE LAZIO PER LE IMPRESE INNOVATIVE NELLA CULTURA

Scade il 22 settembre del 2022 il bando Start Up DTC Lazio, che intende promuovere la nascita e lo sviluppo di imprese che realizzano attività ad alto contenuto tecnologico e innovativo per i Beni e le Attività Culturali, in linea con la strategia comunitaria in materia di transizione digitale. Il bando punta non solo alla valorizzazione di risorse umane qualificate (in particolare giovani e donne) ma anche allo sviluppo dell’ecosistema del Lazio impegnato sulla frontiera dell’Area di Specializzazione “patrimonio culturale e tecnologie della cultura” (“AdS Cultura”). La dotazione finanziaria è di tre milioni di euro e prevede un contributo a fondo perduto, suddiviso in due quote, per le piccole imprese laziali che superano la selezione. La prima quota, di non oltre 100mila euro, è legata all’importo dei conferimenti di capitale in denaro appositamente sottoscritti e versati per realizzare il Piano di attività agevolato. La seconda quota è pari a ventimila euro per ogni nuovo assunto qualificato con contratto a tempo indeterminato o determinato (in questo caso della durata di almeno dodici mesi). Sul portale della società in house della Regione Lazio Innova sono disponibili le modalità per accedere al bando. Ulteriori informazioni possono essere richieste chiamando il numero verde 800 98 97 96 o scrivendo a infobandi@lazioinnova.it
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Riaprono le domande per usufruire del Fondo rotativo per il piccolo credito della Regione Lazio:

Dalla fine di gennaio è possibile presentare di nuovo le domande per l’accesso al Fondo rotativo per il piccolo credito della Regione Lazio. L’obiettivo del Fondo è quello di fornire risposte rapide alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) con esigenze finanziarie di minore importo, minimizzando costi e tempi e semplificando le procedure d’istruttoria e di erogazione. Il Fondo rotativo per il piccolo credito ha una dotazione di 72,2 milioni di euro, provenienti in buona parte dal programma regionale finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per il periodo 2014-2020. Il costo totale ammissibile del progetto non deve essere inferiore a diecimila euro. Il finanziamento agevolato può coprire fino al 100% dell’investimento. Ulteriori informazioni possono essere reperite sul portale Fare Lazio, riservato a chi intende accedere alle agevolazioni di natura creditizia previste dalla Regione Lazio. Le richieste di accesso al Fondo possono essere presentate esclusivamente online su questo portale, accedendo alla pagina dedicata.