Lezioni di buona finanza
È uscito un manuale pratico e operativo che nasce con uno scopo ben preciso: formare giovani educatori finanziari, capaci di trasmettere alla propria generazione i fondamentali connotati e gli obiettivi della finanza responsabile e cooperativa
“L’educazione finanziaria è una forma di investimento del capitale umano […] è, quindi, fondamentale trasferire quanto prima ai giovani le competenze finanziarie utili per affrontare il loro futuro”. Lo ha scritto Elena Beccalli, (Università Cattolica del Sacro Cuore) nella prefazione a Lezioni di buona finanza, pubblicato da Ecra in occasione del Mese dell’Educazione Finanziaria (che si svolge ogni ottobre). Curato da Chiara Piva, referente nazionale per il Progetto Giovani Soci di Federcasse, il manuale si avvale anche dell’introduzione di Stefano Cappiello (Direttore Generale Regolamentazione e Vigilanza del Sistema Finanziario presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze).

UN MANUALE PENSATO PER I GIOVANI
Nella prima parte del manuale, anche attraverso interviste a esperti della materia, viene illustrata la situazione attuale dell’educazione finanziaria nel nostro Paese, il livello di conoscenza, perché è così importante promuoverla, cosa è stato fatto e quanto c’è ancora da fare. In più, è possibile scoprire il prezioso ruolo che le Banche di Credito Cooperativo, le Casse Rurali e le Casse Raiffeisen svolgono e possono svolgere a sostegno della crescita della consapevolezza finanziaria.
La seconda parte offre invece spunti pratici, giochi, format, consigli e suggerimenti per diffondere – in modo semplice e divertente – l’educazione finanziaria fra le giovani generazioni. Completa il volume un’appendice con alcune iniziative da prendere come esempio (best practices) realizzate nell’ambito della cooperazione di credito.

IL RUOLO PREZIOSO DELLE BCC
L’Italia, purtroppo, continua a essere fanalino di coda per l’alfabetizzazione finanziaria della popolazione. Un ritardo che attraversa tutte le fasce d’età.
In questo difficile contesto, scrive il presidente di Federcasse Augusto dell’Erba nel suo intervento pubblicato all’interno del libro, “alle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen si apre un’opportunità ma si assegna anche un importante dovere. Farsi promotrici del lo sviluppo della cooperazione e dell’educazione al risparmio e alla previdenza”.
“L’educazione finanziaria è fra i principi ispiratori del Credito Cooperativo” e “educare alla buona finanza è anche un’opportunità per affermare la nostra cultura mutualistica”.
Non bisogna poi dimenticare, come scrive Elena Beccalli nella prefazione che “l’educazione finanziaria è tanto più importante quanto più le fasi di ciclo economico sono difficili; poiché consente di disporre degli strumenti per affrontare le situazioni di incertezza”. L’educazione finanziaria diventa “ancor più rilevante alla luce della crescente digitalizzazione nel campo finanziario”; inoltre ha “una stretta interconnessione con uno sviluppo economico e sociale sostenibile in quanto ha implicazioni di lungo periodo. Insegna a risparmiare e investire in modo consapevole e responsabile nonché a compiere scelte virtuose anche in ottica intergenerazionale”.
L’educazione finanziaria è dunque un tema trasversale, come spiega anche Stefano Cappiello nell’introduzione, “che non ci riguarda soltanto come singoli, ma come collettività. È uno strumento di partecipazione alla vita sociale”. Cappiello sottolinea inoltre come “la capillarità territoriale del mondo delle BCC pone queste ultime in una posizione ideale. Rappresentano infatti una “cinghia di trasmissione” della conoscenza finanziaria al servizio delle proprie comunità; come testimonia anche questa innovativa iniziativa editoriale, capace di ben coniugare taglio pratico-operativo e approccio sistematico”.
