Cambiamento climatico, rischi anche per l’economia
Lotta al cambiamento climatico, finanza sostenibile, fattori ESG (Environmental, Social and Governance). Sono alcuni dei temi affrontati nel libro, edito da Ecra, L’impatto economico del cambiamento climatico, curato da Ignace G. Bikoula e Juan S. Lopez. Tematiche, quelle trattate, fondamentali nelle strategie politiche e nelle decisioni delle imprese e delle banche
RIPENSARE LE MODALITÀ DI FARE BUSINESS

Davanti ai cambiamenti climatici che comportano anche rischi per l’economia è fondamentale ripensare le modalità di fare business, comprese quelle del settore bancario, ancora di più nell’attuale periodo di tensioni geopolitiche generate dal conflitto in Ucraina.
“La complessità della sfida posta dalla decarbonizzazione – si legge nell’introduzione – è ulteriormente cresciuta con lo scoppio della guerra in Ucraina e le conseguenti tensioni economiche e geopolitiche alimentate dal conflitto”.
Secondo gli autori, infatti, “è prevedibile che emerga una spinta a rallentare il processo di transizione”. Tutto questo “nella convinzione che l’obiettivo della sicurezza energetica sia, almeno in parte, alternativo all’obiettivo di ridurre il rischio climatico”.
In questo contesto, “così complesso e contraddittorio, l’efficace indirizzo dei comportamenti assunti dagli attori economici riveste un ruolo fondamentale. Consumatori, imprese e intermediari finanziari debbono definire le priorità strategiche delle loro azioni in accordo con gli obiettivi posti dalla neutralità carbonica”.
UN PATRIMONIO INFORMATIVO PREZIOSO
La prima parte del volume è dedicata a un’analisi del grado di consapevolezza delle Pmi sui rischi potenziali di catastrofi ambientali e sulla conoscenza delle BCC dei rischi climatici propri e della clientela.
Viene poi stimata l’esposizione del sistema bancario al rischio idrogeologico con uno studio del suo impatto sulla demografia di impresa e sull’erogazione del credito.
Lo studio si chiude analizzando le risorse e gli strumenti volti a contrastare gli impatti del cambiamento climatico. In particolare ci si sofferma sulla programmazione economica dei fondi europei per le politiche di coesione e del PNRR.
“Questo volume – scrivono ancora gli Autori – vuole offrire un contributo per accrescere il grado di informazione e consapevolezza su questi temi. In particolare, l’attenzione è posta su due segmenti del tessuto produttivo italiano che possono svolgere un ruolo molto rilevante nel determinare il successo delle politiche rivolte sia alla decarbonizzazione che alla maggiore resilienza ai rischi di catastrofi naturali: le PMI e le Banche”.
L’obiettivo è quello di “accrescere la consapevolezza della rilevanza e delle conseguenze del rischio climatico nell’ambito dell’attività svolta dalle imprese e dalle banche; questo bagaglio informativo è indispensabile per definire azioni e politiche volte a gestire questa nuova e pervasiva dimensione di rischio”.
“L’insieme di queste analisi – si legge in conclusione – costituisce un patrimonio informativo prezioso per formulare strategie e politiche volte a gestire consapevolmente i rischi climatici e ambientali”.
