Siamo pronti per la ripresa
Intervista a Carmine Daniele, nuovo Responsabile Area Governo Crediti Speciali e Retail della nostra Banca: “ai nostri soci e clienti diciamo che siamo il vostro interlocutore diretto, attrezzati per qualsiasi esigenza e forti degli strumenti che ci offre la Capogruppo”
Carmine Daniele, Nuccio per gli amici, ha una lunga esperienza nel mondo del credito, maturata in diversi territori del nostro Paese e a stretto contatto con il mondo imprenditoriale, soprattutto quello delle Pmi che sono l’anima del tessuto economico italiano. Un bagaglio prezioso che recentemente ha iniziato a mettere a disposizione della nostra Banca, forte delle competenze sviluppate anche nell’ambito del Gruppo Iccrea.
Direttore, raccontaci di come è iniziato il tuo lavoro nel mondo bancario.
La mia esperienza è iniziata in Efibanca nel 1991, presso la direzione crediti di Roma. Successivamente sono stato trasferito nelle filiali di Lucca e poi di Bologna, dove ho iniziato ad affrontare il rapporto diretto con le aziende. Attività utilissima perché ho scoperto in me una vocazione commerciale che inizialmente non pensavo di avere. Tutto ciò fino al 2003, quando sono passato in Unicredit Banca Mediocredito (Gruppo Unicredit), come Responsabile dell’Area Centro-Nord (Emilia-Romagna, Toscana, Marche ed Umbria).
Poi l’arrivo nel mondo del Credito Cooperativo.
Sì. Nel 2008 sono entrato in Iccrea Banca come Capo Dipartimento Crediti, per poi passare nel 2010 in Iccrea Banca Impresa come Responsabile Area Bcc Centrosud. Nel gennaio 2021 sono ritornato in Iccrea Banca come responsabile dell’Unità Prodotti e Servizi, dove ho acquisito una proficua esperienza nell’offerta creditizia a tutto tondo destinata alle imprese, dalla tradizionale attività di credito a quella della finanza straordinaria e specialistica con focus su Agrario, Estero, Turismo e Agevolato.
Che differenza c’è tra il lavoro in Iccrea e quello che stai svolgendo in BCC Roma?
Quando ero in Iccrea le BCC erano mediatrici del rapporto tra noi e i clienti. Qui in BCC Roma torno al rapporto diretto con le imprese, che è la cosa più stimolante che ci possa essere. Abbiamo tre settori sui quali la Banca ha deciso di investire, ed in tal senso stiamo razionalizzando ed articolando maggiormente le strutture del turismo, dell’agrario e dell’estero. Comparti che rappresentano dei pilastri fondamentali della nostra economia.
Partiamo dal settore agrario…
Il settore agrario, lo sappiamo, è nel DNA del credito cooperativo. In questo ambito stiamo lavorando con il presupposto di mettere a frutto l’esperienza maturata nel Gruppo, coniugando il catalogo prodotti Iccrea con quello della nostra Banca. Questo ci dà modo di presentarci alla clientela con un ampio ventaglio di offerte e con maggiori potenzialità. Forti delle articolate competenze interne gestiamo la trattativa sin dalla sua origine, definendo poi le caratteristiche dell’operazione con il prezioso supporto di Capogruppo ove ritenuto opportuno.

Passiamo al turismo.
Il turismo rimane un settore centrale in Italia, anche se è stato tra quelli più colpiti dalla pandemia, e va approcciato con la dovuta cautela. BCC Roma ha molti clienti in ambito turistico e alberghiero: quello che stiamo facendo è lavorare per consentire agli operatori di concentrarsi sul recupero delle attività e sulle nuove strategie con l’obiettivo di recuperare i volumi raggiunti nel 2019. In tal senso abbiamo messo a punto delle azioni volte a supportarli in questo momento di difficoltà, alleggerendoli dagli impegni finanziari legati al rimborso delle rate. In questa fase in cui le altre banche si stanno muovendo con una certa lentezza, siamo anche pronti ad avvicinare nuova potenziale clientela con il presupposto di una certa solidità patrimoniale, di positivi andamenti pre-pandemia e in presenza di progetti di sviluppo.
La guerra in atto sta avendo effetti particolari su questo comparto?
Devo dire che nei nostri territori l’impatto del turismo russo è sicuramente meno rilevante rispetto a quello asiatico e statunitense. Per quanto riguarda le aziende che lavorano in questo settore teniamo in considerazione i bilanci del 2019, fino al periodo pre-pandemia insomma. Se i bilanci di quell’anno si presentano equilibrati sotto il profilo finanziario, patrimoniale e reddituale lo consideriamo segnale incoraggiante per lavorare insieme, considerato che nel 2024 si dovrebbe sperabilmente ritornare a pieno regime per quanto riguarda i flussi turistici.

Per quanto riguarda l’estero?
Stessa cosa. Anche qui integriamo il catalogo prodotti potendoci così proporre a una clientela più strutturata rispetto al passato. Un esempio: abbiamo lanciato una campagna legata ai fondi del PNRR e, in particolare, a SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che sta offrendo un contributo a fondo perduto, oltre ad un finanziamento a tasso agevolato prossimo allo zero, a tutte le aziende che affrontano investimenti finalizzati alla internazionalizzazione del loro mercato o alla partecipazione a fiere internazionali. Su questo stiamo agendo in maniera mirata con la collaborazione del Marketing e del Commerciale. Stiamo facendo registrare numeri considerevoli con una clientela profilata che ha dimostrato di essere decisamente interessata. Muoversi in materia integrata, dunque, dà buoni frutti.
Un messaggio finale ai nostri soci e ai nostri clienti?
Ai nostri soci ed ai nostri clienti diciamo che in questi tre settori strategici possiamo offrire qualsiasi tipo di soluzione finanziaria e non, sfruttando oggi anche i fondi rivenienti dal PNRR: siamo il vostro interlocutore diretto e, forti del sostegno della Capogruppo, siamo in grado di supportare la crescita e lo sviluppo delle imprese anche con strumenti innovativi e specialistici.