18.7 C
Roma
martedì, Settembre 26, 2023

Enzo Badioli

Enzo Badioli

l’ uomo della cooperazione

Un secolo fa nasceva Enzo Badioli (1921-2021), un protagonista assoluto della storia della nostra Banca e, più in generale, del Credito Cooperativo italiano. Nell’articolo che segue Alessandro Azzi, per lungo tempo Presidente di Federcasse, ne delinea la figura e il percorso professionale, forgiatosi negli anni della ricostruzione post-bellica

Il tempo che passa ha spesso il pregio di consentire di mettere meglio a fuoco fatti, persone ed avvenimenti restituendo loro la significatività e l’importanza che meritano.
Ciò è certamente successo per Enzo Badioli, del quale ricordiamo su queste pagine il centenario della nascita. Un percorso umano e professionale, il suo, totalmente immerso nella “piccola grande storia” della cooperazione mutualistica di credito, romana e nazionale, nel più generale contesto della ricostruzione post-bellica, del boom economico e dello sviluppo di una società e di una economia finalmente moderne.
La vicenda umana e professionale di Badioli al servizio della cooperazione di credito sappiamo come fosse nata quasi per caso nel 1961 con la nomina (da parte dell’allora ministro Taviani e con il beneplacito del Governatore Carli appena insediato a Via Nazionale) a presidente Ente Nazionale delle Casse Rurali, con l’obiettivo dichiarato di risollevare le sorti di un movimento ancora debole e troppo parcellizzato sui territori. Da quel momento, come ricorda il prof. Cafaro nel volume Piccolo credito, grande capitale, la sua attività si intrecciò – anche per ragioni di contesto – con quella della Cassa Rurale ed Artigiana di Roma, fondendosi poi con questa indissolubilmente e, letteralmente, fino all’ultimo istante che il destino ha voluto fosse proprio nella “sua” banca.
Questo stretto legame che oggi, senza una adeguata analisi storica e di contesto potrebbe non essere compreso appieno nel suo significato, in realtà creò le migliori condizioni per ragionare sia su un più adeguato sistema nazionale di rappresentanza e tutela del movimento (ma anche sulla necessità di società di servizio di sistema, a partire da quella che a breve sarebbe stata Iccrea), sia di sperimentare – quasi in una sorta di laboratorio in vivo – la possibilità di far crescere una piccola cassa rurale di borgata in un contesto urbano in fase di crescita tumultuosa, accreditandosi, in punta di piedi, nel più grande “sistema” del credito dove operavano attori ben più strutturati e potenti. Dimostrando che anche la mutualità cooperativa poteva essere strumento valido nel supportare le nuove necessità di imprese e famiglie, non necessariamente – e finalmente – marginali.

Scorcio della periferia romana dove nacque la Cassa Rurale e Artigiana dell’Agro Romano


Penso che oggi il migliore omaggio alla figura di Badioli possa essere, nella chiarezza che il tempo trascorso ci consente, il ricordare con onestà intellettuale questo duplice e parallelo percorso che – sappiamo – non è stato né semplice, né facile. Peraltro, aggravato dalla complessità dell’addentrarsi in terra nuova e incognita, nella quale nessuno poteva offrire ricette preconfezionate o soluzioni pronte.


Delle realizzazioni di Badioli non c’è bisogno di parlare oltre. Sono sotto gli occhi di tutti. Partendo proprio dalla Banca che ha traghettato dalla marginalità di una periferia alla centralità della capitale, promuovendo un processo di partecipazione attiva dei soci e delle comunità di volta in volta coinvolte che credo rappresenti, in termini numerici e di contesto urbano, un caso unico in Italia. Al tempo stesso resta viva – ed oggi avvalorata dalla recente “riforma” del Credito Cooperativo – la grande intuizione di strutture associative ed imprenditoriali di sistema utili a rendere maggiormente “autonome” (non è un paradosso, ma la realtà) banche di comunità formate e volute da soci. Coese ed accomunate da una forte impronta valoriale e identitaria.
Se oggi il Credito Cooperativo italiano, nonostante le vicissitudini anche non facili degli ultimi anni è comunque coeso nella identità e nella auto-consapevolezza della propria originalità e missione, lo si deve anche a figure come quella Badioli. I suoi costanti richiami all’unità e alla cooperazione sono ancora oggi un monito ed un indirizzo per chiunque abbia realmente a cuore le sorti di quella meravigliosa esperienza che è la cooperazione mutualistica di credito.

Più Popolari

Siamo pronti per la ripresa

Siamo pronti per la ripresa Intervista a Carmine Daniele, nuovo Responsabile Area Governo Crediti Speciali e Retail della nostra Banca: “ai nostri soci e clienti...

Il capitale artistico di Zeno

Il capitale artistico di Zeno Reduce dal successo della fortunata serie tv Blanca, andata in onda sui Rai 1, nella quale interpretava l’ispettore di polizia...

Tra natura e città

Tra natura e città Le sue origini risalgono addirittura al III secolo dopo Cristo. Poi, nel corso dei millenni, la Basilica è diventata depositaria di...

Cooperativa Osa la missione dell’assistenza

Cooperativa Osa la missione dell’assistenza Nata nel 1985 per prendersi cura dei malati di AIDS, Osa è divenuta uno dei principali player italiani nel settore...

PREMIO “CITTÀ DI LADISPOLI”, UN SUCCESSO STREPITOSO

PREMIO “CITTÀ DI LADISPOLI”, UN SUCCESSO STREPITOSO Decima edizione da incorniciare per il Premio Letterario Nazionale “Città di Ladispoli”. Gli organizzatori avevano annunciato una...

È il momento di dare una mano

È il momento di dare una mano Il Credito Cooperativo italiano, fedele alle sue radici solidaristiche, si sta muovendo per aiutare la popolazione ucraina travolta...

Un grande senso di appartenenza

Un grande senso di appartenenza Una grande partecipazione, un grande senso di appartenenza. È quello che stiamo riscontrando nelle riunioni locali che abbiamo ripreso a...

Un percorso straordinario

Un percorso straordinario Il 23 dicembre scorso si è tenuta la “Festa degli auguri”, che ha coinvolto tutto il personale della Banca, seppure a distanza....

Insieme contro il caro-energia

Insieme contro il caro-energia Banca di Credito Cooperativo di Roma e Unindustria insieme per supportare le imprese Laziali con un mutuo destinato ad affrontare le...

Retrofuturo

Retrofuturo Al Macro di Roma una mostra che coniuga futuro e passato perché fa coesistere, in una strana contemporaneità, l’opera attuale di giovani artisti con...