Don Luigi Di Liegro, l’attualità di una visione
Lo scorso 12 ottobre, a 25 anni dalla scomparsa, è stata ricordata in Campidoglio la figura di don Luigi Di Liegro, fondatore della Caritas diocesana di Roma e figura simbolo del riscatto dei più bisognosi. Presente anche il Presidente BCC Roma, che ha ricordato la missione solidaristica del Credito Cooperativo
“Sono 25 anni che monsignor Luigi Di Liegro ci ha lasciati, ma la sua lezione è sempre attuale, a partire dall’aiuto poveri e dalla lotta alle ingiustizie sociali. Non solo a Roma”. Sono parole di Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana di Roma, che proprio Di Liegro fondò e diresse per tanti anni. Scomparso nel 1997, è stato ricordato con un convegno in Campidoglio a 25 anni dalla scomparsa.
Figura simbolo del riscatto dei più bisognosi (senza fissa dimora, immigrati, disoccupati, vittime dell’usura, carcerati, malati), don Luigi – come familiarmente veniva chiamato – ha impresso segni che resistono al trascorrere dei decenni. “Opere concrete – ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – che tuttora recano sollievo e conforto ai più bisognosi ed emarginati. Percorsi di amicizia e di condivisione sui quali tante persone, tanti giovani, si sono incamminati, seguendo il suo esempio. Testimonianze così forti e impegnative da rappresentare una sfida permanente per l’affermazione dei diritti di cittadinanza garantiti dalla Costituzione”.
Il Convegno è stato organizzato dalla Fondazione “Di Liegro”, presenti il sindaco Roberto Gualtieri e il cardinale vicario Angelo De Donatis. “Mio zio – ha detto Luigina Di Liegro, nipote del monsignore, segretaria generale della Fondazione Di Liegro e Consigliere della BCC di Roma – ha lasciato una comunità di persone che ha accolto la sua testimonianza. Anche oggi ci sono centinaia di volontari di tutte le età che portano avanti il suo pensiero non solo a parole, ma con gesti concreti”.

Al convegno ha portato il suo saluto anche il Presidente della BCC di Roma, Maurizio Longhi, che ha sottolineato come quelli del mutualismo, del sostegno alle persone e al territorio sono principi propri del Movimento del Credito cooperativo, che prende ispirazione dalla Dottrina sociale della Chiesa e punta a mettere al centro della propria attività non la speculazione, bensì la persona.
“Di Liegro – ha detto il Presidente Longhi – sosteneva che bisogna aiutare una persona prima che diventi senzatetto. Dopo è già un fallimento per la comunità perché significa che si è rotta la rete della solidarietà: è lì che deve subentrare la carità. Ebbene, il Movimento del Credito Cooperativo nasce proprio con uno spirito ben preciso, quello di rispondere alla necessità di liberare le fasce più umili della popolazione dalla miseria e dall’usura, dando loro la possibilità di accedere al credito, anche attraverso strumenti come il Microcredito e basandosi su una forma particolare di intermediazione bancaria, che è quella del cosiddetto credito di relazione”.
È con questa finalità – ha continuato Longhi – che BCC di Roma, attraverso i suoi Comitati locali, ha donato dal 2010 al 2020 oltre 10 milioni di euro a fondo perduto, sostenendo più di 15mila realtà tra parrocchie, enti no profit, associazioni caritatevoli. Nel 2020 la nostra Banca ha canalizzato i suoi aiuti alle strutture ospedaliere che si sono attivate per far fronte alla pandemia. Agli ospedali e alle altre realtà assistenziali dei territori di riferimento, Lazio, Abruzzo e Veneto, sono stati donati oltre 800.000 euro”.
Si tratta di attività sociali, ha concluso Longhi, che vengono realizzate con un solo scopo: di far sì che all’attività bancaria segua sempre quella della cura e dell’attenzione al territorio, affinché nessuno venga lasciato indietro e abbia un’opportunità di crescita.