Pronti a nuove sfide
Abbiamo da poco salutato la fine del secondo anno in emergenza per il Covid. Stiamo vivendo la quarta ondata pandemica ma nonostante tutto, grazie ai vaccini, oggi l’epidemia in Italia sta consentendo maggiori spazi alle attività economiche rispetto ad un anno fa.
Nel 2020 il virus, oltre a tanti lutti, si è portato via quasi un decimo del Prodotto interno lordo italiano; nel 2021, però, abbiamo saputo reagire e la crescita Pil è attesa intorno al 6,2%, tra i livelli massimi nell’Unione Europea, più della Germania o della Spagna. Anche per il 2022 si prevede una crescita importante, di oltre il 4%, anche se rimane gravoso, purtroppo, l’impatto della crescita dei costi delle materie prime e dell’energia sull’economia.
In questi due anni di forti difficoltà, le banche hanno svolto un importante ruolo di sostegno all’economia reale. E la nostra Banca ha fatto la sua parte, anzi – in proporzione alle nostre dimensioni – molto di più. Abbiamo supportato costantemente famiglie e imprese, soci e clienti anche nelle fasi più dure. Abbiamo continuato a fare banca secondo il modello del Credito Cooperativo, confermando la nostra vocazione di banca locale fondata su mutualismo e solidarietà, fattori che sono sempre più vincenti. La crescita della raccolta e soprattutto degli impieghi, con l’erogazione di prestiti in percentuale nettamente maggiore rispetto al sistema bancario, è ancora una volta prova della nostra flessibilità di fronte all’evolversi delle condizioni operative.
Nonostante i continui cambiamenti della normativa, attraverso la Capogruppo Iccrea abbiamo saputo adattarci con rapidità e proattivamente. Ci siamo preparati al futuro anche dal punto di vista organizzativo, con importanti interventi nella struttura aziendale. Modifiche richieste da esigenze di riarticolazione del comparto creditizio e della rete, e di rifocalizzazione sulle nuove opportunità di lavoro, soprattutto relazione e consulenza. La filiale rimane il centro nodale del nostro modello.
I positivi numeri di preconsuntivo dell’esercizio 2021 confermano che stiamo operando nella giusta direzione.
Gli impieghi a fine dicembre sono pari a 9,5 miliardi, in aumento rispetto alla fine del 2020 del 7,9%. Un dato di grande soddisfazione e che ci permette di compensare la riduzione della forbice tra tassi attivi e passivi.
La raccolta diretta è pari a 11,1 miliardi, in crescita del 9,6% su base annua.
La raccolta indiretta è di 2,8 miliardi, in crescita dell’11,7%. Il risparmio gestito è aumentato del 17,8%. La raccolta allargata risulta di 13,8 miliardi, in crescita del 10%, quindi di ben 1,3 miliardi.
Il totale dell’attivo dello Stato patrimoniale è atteso prossimo ai 15 miliardi e i Fondi propri supereranno gli 800 milioni.
Pur con accantonamenti in crescita, chiuderemo il 2021 con un utile di piena soddisfazione. Si tratta di un’ottima base per conseguire nuovi significativi traguardi nel 2022.
Ogni banca è vigilata su tanti aspetti, ma il principale punto di attenzione riguarda la sua capacità di gestire i rischi, da quelli di credito a quelli di mercato e di tasso. La BCC di Roma ha coperto ulteriormente tali rischi con tutto vantaggio per le percentuali di patrimonio libero che vanno poi ad essere disponibili per il credito a famiglie e imprese. Inoltre il gruppo sta conseguendo importanti successi sotto il profilo dell’efficientamento e delle economie di scala ottenendo dei risultati che aumentano la capacità per le BCC di offrire prodotti competitivi e di qualità. Tecnologie di gruppo e preparazione del nostro personale costituiscono un fattore determinante per essere al servizio dei soci e dei territori. Questo nostro ulteriore rafforzamento tecnico, oltre che economico e patrimoniale, ci consente di continuare ad essere la “Banca della Gente”, così come viene definita nel libro del nostro Presidente, pronta per il futuro, sin d’ora.