Verso il domani con ottimismo
Care socie, cari soci, come sapete nei mesi scorsi ha preso il via il ciclo delle tredici riunioni locali che ci accompagneranno fino alla nostra Assemblea generale di maggio. Le sto affrontando per la prima volta da Presidente ed è confortante constatare che la vostra partecipazione a questi appuntamenti è sempre alta, convinta e costante. Lo potete vedere voi stessi, leggendo gli articoli che, a partire da pagina 6, sono dedicati agli eventi con i soci, tornati finalmente in presenza dopo due anni di stop forzato.
Del resto, BCC Roma vive di questo, del rapporto che sa instaurare con i territori, della sua capacità di intercettarne bisogni e cambiamenti. E solo una compagine sociale attenta, come la nostra, può garantire solidità a questo legame.
Con questo suo modus operandi la Banca ha saputo procedere spedita nonostante le difficoltà complessive di questi ultimi anni, difficoltà assolutamente inedite, continuando a sostenere – lo dicono i numeri – imprese e famiglie.
Il nostro modo di fare banca, essere cioè un presidio localistico ancorato ai borghi e alle città in cui siamo presenti, è insomma ancora vincente, soprattutto in una fase di sfavorevole congiuntura economica come quello che stiamo vivendo. Il mio impegno, dunque, è quello di garantire che la BCC di Roma – ventesima banca per attivo tangibile secondo la classifica Mediobanca e prima tra le BCC di tutta Italia – mantenga vivo quello spirito originario che ci caratterizza dal 1954.
Per farlo è necessario porsi anche degli obiettivi, delineare un orizzonte operativo che ci consenta di stare al passo con i tempi. Uno di questi obiettivi – l’ho già sottolineato nelle prime sei riunioni con i soci – è l’armonico ricambio generazionale della compagine sociale. Si tratta di un processo ineludibile che deve portare alla partecipazione attiva di nuove ragazze e ragazzi, figli e nipoti (ma non solo) di quegli storici soci che da decenni seguono lo sviluppo della banca. Un ricambio generazionale che passerà anche attraverso un’agevolazione all’ingresso dei giovani, dal punto di vista delle quote sociali.
Non saremmo però una Banca attenta ai segnali del presente, se non guardassimo con attenzione ai problemi dello sviluppo sostenibile. Anche qui si tratta di un fattore ineludibile, che sta modificando gradualmente tutte le nostre abitudini. Ed ecco quindi l’importanza del nostro Piano di Sostenibilità, approvato recentemente e che punta a garantire che l’attenzione al territorio, al mutualismo e all’inclusione sociale – da sempre nel DNA di BCC Roma – diventino linee guida imprescindibili per le azioni di governance future.
Ho la consapevolezza che in questo percorso possiamo contare sul supporto indispensabile dei soci, sulla loro storica vicinanza alla Banca. Ed è anche grazie a questo forte senso di appartenenza, che oggi è possibile guardare al futuro con ottimismo.
Maurizio Longhi