Il ruolo anticiclico delle BCC
Durante la celebrazione della 98ma Giornata Mondiale del Risparmio il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco è tornato a sottolineare il ruolo importante rivestito dalle Banche di credito cooperativo nel contesto italiano. Si tratta di un significativo riconoscimento, ha detto il Presidente di Federcasse Augusto dell’Erba
Si è tenuta il 31 ottobre a Roma la celebrazione della 98ma Giornata Mondiale del Risparmio, organizzata dalla Associazione delle Casse di Risparmio italiane. Presenti il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli, il neoministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.
Visco ha dedicato un lungo passaggio del suo intervento alle Banche di Credito Cooperativo ed al loro riconosciuto ruolo anticiclico.
“Accogliamo con favore le considerazioni espresse dal Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco rispetto alla funzione tipica delle BCC di finanziamento alle imprese e quindi ai luoghi dove si crea lavoro”, ha detto il Presidente di Federcasse Augusto dell’Erba.
“I due Gruppi bancari cooperativi Iccrea e Cassa Centrale – ha continuato dell’Erba – sono stati costruiti, ai sensi di quanto stabilito dalla riforma del 2016-2018, sulla base di un modello organizzativo del tutto originale in Italia e in Europa, nel pieno della pandemia. Nonostante gli enormi sforzi di impianto, le Capogruppo e le singole Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali hanno saputo interpretare in modo originale ed efficace la propria funzione economica a forte impatto sociale caratterizzata dalle tipiche finalità mutualistiche”.
“In questi anni – ha detto ancora dell’Erba – il Credito Cooperativo ha accresciuto le quote di mercato nel credito alle famiglie e imprese soprattutto nei settori tipici del Made in Italy e ad alta intensità di lavoro, aumentato la raccolta di risparmio, ridotto molto significativamente il credito deteriorato, ulteriormente rafforzato la propria solidità patrimoniale. Le BCC hanno contribuito a canalizzare fino ai più piccoli dei paesi e borghi le misure governative di ristoro del reddito adottate nel corso della pandemia, accresciuto il presidio dei territori (il 31% degli sportelli sono localizzati nelle aree interne e in 715 Comuni le BCC rappresentano l’unica presenza bancaria), contribuito alla riduzione delle disuguaglianze di reddito, valorizzato la qualità della relazione con la clientela (appena l’1,1% del totale dei reclami presentati all’ABF)”.
Questi numeri e le peculiarità sia dimensionali sia identitarie delle BCC, ha concluso il Presidente di Federcasse, motivano l’impegno del Credito Cooperativo per adeguare alcuni passaggi della normativa bancaria europea, attualmente in fase di revisione per recepire gli Accordi di Basile 3 plus e per integrare nel quadro prudenziale il presidio dei rischi ambientali, sociali e di governo societario. “Siamo fiduciosi che le Autorità di governo e di Vigilanza italiane supporteranno convintamente questo sforzo così come hanno adeguato in un’ottica di proporzionalità – come ha ricordato il Governatore – le norme italiane emanate in applicazione della discrezionalità attribuita dalle direttive Ue agli Stati membri”.
