Una rosa arcobaleno e fiori biancazzurri

In ricordo di Ugo Mantini, scomparso recentemente, che per tanti anni ha messo
a disposizione della nostra Banca doti umane e professionali che non verranno dimenticate
Ho avuto il piacere di conoscere Ugo Mantini oltre vent’anni fa, ai tempi del suo arrivo in BCC Roma proveniente dalla COMIT, dove si era fatto valere, maturando un curriculum professionale di tutto rispetto sino a divenire capo dell’area Abruzzo. Poi l’approdo in BCC Roma e l’avvio di un percorso dapprima come Direttore di Filiale di Zona con sede all’Aquila e poi come Direttore dell’Area Crediti a Roma. Ma sin dal suo arrivo nella nostra Banca, sembrò che ci avesse lavorato da sempre grazie alla sua capacità di rapportarsi con le persone mettendosi sulla stessa lunghezza d’onda.

Divenne subito attore di quel modo di “fare banca” che da sempre ha caratterizzato il Credito Cooperativo e l’identità peculiare di BCC Roma. Come racconta con emozione Melania – nostra collega, sua compagna e poi sua moglie – Ugo sapeva immediatamente mettere a proprio agio le persone e questo suo talento si è sempre riflesso sia nel lavoro sia nelle altre attività che hanno caratterizzato la sua vita, affrontando con spirito reattivo anche le sciagure come il terribile terremoto del 6 aprile del 2009. Ricordo ancora oggi nitidamente la sua voce alle 8 di mattina di quel drammatico giorno, quando lo chiamai al telefono dalla mia macchina per sapere cosa fosse successo: mi rispose come se nulla fosse che si era rifugiato in garage perché la sua casa era crollata!


Ma fortunatamente era vivo ed aveva già reagito pensando al dopo! Si impegnò molto in quel frangente per aiutare gli altri e come presidente del circolo tennis Peppe Verna dell’Aquila, uno dei più antichi d’Italia, volle trasformarlo in un punto di aggregazione e accoglienza per i giovani. Poi lo rilanciò fortemente conseguendo importanti risultati. Lui aveva una grande passione per lo sport e un’altra memorabile avventura fu la sua partecipazione alla mitica maratona di New York con un gruppo di colleghi della Banca: riuscì a correrla tutta nella lunghezza dei suoi 42 km. malgrado avesse qualche guaio fisico. Guai che lui affrontava sempre con spirito combattivo e voglia di vivere guardando avanti.
Proprio guardando sempre avanti, Ugo si è costruito una nuova famiglia, cercando di non far mancare nulla ai figli della sua prima famiglia, ormai grandi. Melania ne parla a cuore aperto, facendo percepire i valori forti che Ugo incarnava nel suo modo di essere nel privato e nel pubblico: la determinazione, l’ordine, la puntualità, la cura dei dettagli ma anche la generosità e il pensiero costante per i più bisognosi, i bambini in particolare. Poi la nascita di Giulio nel 2018, una profonda gioia e Ugo ha fatto di nuovo il papà. Giulio oggi, immaginando il papà in cielo nei suoi disegni di bambino, gli dedica una rosa arcobaleno e fiori biancazzurri. Una rosa arcobaleno per rappresentare la sua famiglia e i fiori biancazzurri dedicati a Ugo, grande tifoso della Lazio.
Con affetto, Maurizio Aletti