Il rinnovato ruolo dei Comitati Locali
Lo scorso 7 maggio i Comitati Locali dei Soci si sono ritrovati per ribadire, dopo due anni di pandemia, la necessità di una azione sociale capace individuare i reali bisogni dei territori. I Comitati, è stato ricordato, hanno contribuito a garantire il rapporto della Banca con le comunità attraverso la promozione di iniziative che hanno rafforzato il radicamento e il rinnovamento dell’azione cooperativa

Dopo un lungo periodo di stasi ora, nel complesso scenario attuale, tra ripresa post-pandemica e nuove tensioni derivanti dalla guerra russo-ucraina, è per i Comitati Locali il momento di ripartire con un rinnovato ruolo come bracci operativi della Banca. Non soltanto nella tradizionale azione solidaristica a sostegno delle forze vitali e socialmente impegnate dei nostri territori, ma anche come attori della promozione dell’immagine aziendale, un’immagine fondata sui valori cooperativi di sempre.

Questo il tema di fondo della convention dei Comitali Locali, che si è tenuta lo scorso 7 maggio, nella splendida cornice dello Spazio Vittoria, presso il Palazzo Simonetti Odescalchi di Roma.
Il Presidente Francesco Liberati ha ricordato come oggi i Comitati Locali abbiano raggiunto il numero di 26, coprendo tutte le zone di riferimento della Banca e gestendo un budget sociale che è sempre stato utilizzato con oculatezza e senso di responsabilità: “Anche un piccolo contributo ben indirizzato, come abbiamo sempre detto, è di grande importanza e significato, soprattutto in questa fase di grandi disagi sociali. In questo senso siete i veri protagonisti del dialogo con i territori, un dialogo che non si è mai fermato neanche in questi due anni appena trascorsi, gli anni della pandemia”.
Certo, ha ricordato il Presidente, tra il 2020 e il 2021 i Comitati Locali hanno dovuto scontare un rallentamento delle attività. Ma già dalla seconda parte dello scorso anno hanno ripreso la loro azione e hanno erogato nel 2021 quasi 900mila euro, in particolare a parrocchie e associazioni in prima linea nel sostegno alle persone in difficoltà a causa della pandemia.
“Si è trattato – ha sottolineato Liberati – di una attività importantissima, che ha iniziato a dare risposte concrete là dove le domande di aiuto erano più pressanti. Domande che arrivavano da quella quota di popolazione, purtroppo crescente, che ha subito pesantemente gli effetti della pandemia e della perdita dei posti di lavoro, fino ad avere difficoltà nel reperimento di alloggi o pasti”.
Poi Liberati ha sottolineato come oggi solo nella cornice strategica di Gruppo è possibile programmare e accantonare tutte quelle risorse essenziali per il nostro futuro. E solo così è possibile continuare a distribuire sui territori risorse, dando corpo alla nostra indispensabile missione solidaristica.
La tutela della nostra identità, ha concluso il Presidente Liberati, rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile, perso il quale saremmo destinati, come banca del territorio, a smarrire la bussola e a non saper più capire il senso del nostro percorso.
Il Direttore Generale Roberto Gandolfo ha tracciato un quadro della situazione economica nazionale, che deve scontare alcune difficoltà. Secondo le previsioni del 21 marzo dell’agenzia di rating Fitch, nel nostro Paese la crescita del PIL quest’anno dovrebbe essere infatti del 2,7%, in calo rispetto alle stime dello scorso anno, mentre secondo la stima del 2 aprile di Confindustria la crescita sarà dell’1,9%, contro le previsioni del 4% di due mesi fa.

In tutto questo le trasformazioni imposte dal cambiamento tecnologico e in particolare dall’innovazione digitale stanno modificando profondamente gli assetti organizzativi delle banche, ha detto Gandolfo, ma non l’approccio di BCC Roma, dove la filiale resta il perno di tutto. In presenza, peraltro di dati che ne dimostrano affidabilità e solidità, come il CET1 ratio, pari al 18,20%.
Gandolfo ha poi ricordato l’impegno della nostra Banca nella risposta alla crisi pandemica: la sospensione di mutui per un miliardo e mezzo, i mutui con il Fondo di garanzia per le PMI per oltre un miliardo e 400 milioni, il netto aumento rispetto al 2020 nell’erogazione di mutui ipotecari.
Più in generale l’impegno della Banca sul fronte degli impieghi è testimoniato dall’aumento del 7,9% nel 2021 a fronte di un aumento del 2% del sistema bancario. I fondi propri poi, ha concluso Gandolfo, hanno toccato quota 870 milioni, indice di una gestione oculata e previdente, che ci pone come referente di primo piano in tutti i territori in cui operiamo.



Il Vicepresidente Vicario Maurizio Longhi ha ribadito l’importanza del Gruppo Iccrea come cornice operativa indispensabile in cui ormai si muove Banca. Si tratta di un Gruppo solido, ha detto, che non può non proiettare i suoi benefici anche nelle attività sociali che BCC Roma continua ad articolare sui territori. Il Gruppo – ha ricordato Il Vicepresidente Vicario – è presente in oltre 1.700 comuni italiani con quasi 2.500 sportelli. Le BCC aderenti al 31 dicembre 2021 hanno realizzato su tutto il territorio italiano circa 89 miliardi di euro di impieghi netti e una raccolta diretta da clientela ordinaria pari a circa 122 miliardi di euro, contando più di 3 milioni di clienti e 845 mila soci.
Si tratta, in altre parole, del maggiore gruppo bancario cooperativo italiano, l’unico gruppo nazionale a capitale interamente italiano e il quarto in Italia per attivi. Tutto ciò conferma la bontà della scelta che la Banca fece nel 2019, quando ratifico l’adesione a Iccrea. Solo così, ormai, è infatti possibile programmare e accantonare tutte quelle risorse essenziali per il futuro. E solo così è possibile continuare a distribuire sui territori risorse, dando corpo alla nostra indispensabile missione solidaristica.
Non bisogna dimenticare, infatti, che il contratto di coesione, che lega le BCC al Gruppo, prevede ampio spazio alla tutela dello spirito mutualistico e sociale del credito cooperativo, che rimane alla base della sua identità. Iccrea, ha continuato Longhi, non è dunque solo un gruppo industriale: accresce l’efficienza non certo tagliando i costi indiscriminatamente, ma per altra via, mantenendo viva la possibilità di un incisivo ruolo solidaristico. E i Comitati Locali hanno in fondo lo stesso obiettivo, poiché la loro azione mutualistica rafforza il ruolo della Banca. I Comitati lo hanno fatto anche nei momenti più duri che abbiamo alle spalle, e alla fine del 2021 hanno erogato quasi 900mila euro. La prospettiva è quella di tornare presto a distribuire i circa due milioni di euro che venivano riversati sui territori prima della pandemia. Quando in futuro torneremo a pensare a questi momenti difficili, ha concluso Longhi, potremo dire: “Io c’ero”.

Ruggiero Marconato, componente del Comitato di San Martino di Lupari, ha ricordato come a Loreggia nacque il Credito Cooperativo alla fine dell’Ottocento. E nei pressi della filiale odierna della BCC di Roma si trova proprio quella che fu l’abitazione di Leone Wollemborg, grande protagonista della diffusione dell’idea cooperativa in Italia. Marconato ha suggerito l’istituzione di un fondo specificamente dedicato alla tutela e al restauro delle opere artistiche.
Pasqualino Piersimoni, Presidente del Comitato di Isernia, ha ricordato come l’apertura della filiale nella città sannita, sebbene recente, abbia già dato i suoi frutti e abbia riscosso l’attenzione degli operatori economici locali. Ha ringraziato per la celerità con cui il Comitato stesso è stato istituito.
Teresa Bonelli, Presidente del Comitato Roma Centro, ha rivolto i suoi complimenti a Franceso Liberati, che continuerà a dare il suo contributo alla Banca e che garantisce con la sua presenza la continuità del lavoro ottimo svolto finora. Ha poi ribadito la necessità dell’attività dei Comitati, in un momento difficile che purtroppo prosegue a causa delle conseguenze prodotte dalla guerra in Ucraina.
Lucia Viscio, Presidente del Comitato Roma Est, ha ricordato l’inizio dell’attività dei Comitati, che risale al 1998, un’attività costante che ha cementato un grande senso di appartenenza. Ha ringraziato poi il management per non aver a suo tempo optato per la cosiddetta Way Out, scegliendo di far rimanere la Banca all’interno del Credito Cooperativo. Ora, ha aggiunto, è necessario fare di più, perché la pandemia ha creato nuovi bisogni che è importante saper intercettare.
Luciano Agostini, Presidente del Comitato Roma Eur, ha sottolineato l’importanza di ritrovarsi di nuovo e di potersi di nuovo guardare negli occhi. L’importanza di Comitati è quella di poter dare concretezza alla voglia di essere utili che ciascuno ha. I Comitati, ha concluso, ci sono e ci saranno anche in futuro ovunque ce ne sia bisogno.
Giuseppe Raviglia, Presidente del Comitato di Segni Colleferro, ha sottolineato come la solidità gestionale della Banca permetta ai Comitati di poter programmare con serenità. Ha ricordato anche il premio concesso al Presidente Liberati dall’Ente Nazionale del Microcredito, un riconoscimento che vale come conferma della preziosa attività localistica della banca.
Giancarlo Giambarresi, componente del Comitato Salario Flaminia, ha ricordato il suo ruolo all’interno dell’Associazione Italiana Persone Down, realtà che svolge un’attività preziosissima e riconosciuta. Giambarresi ha auspicato maggiori erogazioni per realtà come quella costituita dall’AIPD.
Antonella Mazzara, componente del Comitato Roma Centro, ha ricordato la brillante esperienza costituita dalla “Banca dei Ragazzi”, che è attiva da molti anni e che ha avuto un importante ruolo nell’educazione al risparmio dedicata ai bambini delle scuole elementari.
Giovanni Giannini, Presidente del Comitato Nomentano, ha ringraziato la Banca per aver permesso al Comitato di sostenere associazioni e parrocchie del territorio, che hanno un ruolo prezioso nell’aiuto ai tanti soggetti fragili. Ha infine ricordato la figura di don Luigi Di Liegro e la sua incessante attività solidaristica.
Alessandro Bisin, componente del Comitato Veneto Ovest, ha ricordato come nel suo territorio il Credito Cooperativo fosse fortemente radicato. Per questo ha ringraziato BCC Roma che, dopo le note difficoltà, è arrivata a garantire la sopravvivenza di questo modello creditizio.
Michael Del Moro, componente del Comitato di Viterbo, ha ricordato l’importanza del Credito Cooperativo nel sostegno ai tanti artigiani e piccoli imprenditori che costituiscono il tessuto vitale dei nostri territori.
