BCC Roma
contro il caro energia
In campo tre agevolazioni per imprese medio-grandi, Pmi e imprese agricole e ittiche. Ce ne parla il Vicedirettore Generale Vicario BCC Roma Francesco Petitto
Il Decreto Aiuti è dello scorso maggio, ma la Banca già a gennaio si è mossa autonomamente percependo la gravità dei problemi energetici che si andavano delineando
Nell’ambito delle misure per fronteggiare gli effetti economici negativi derivanti dall’aggressione militare della Russia all’Ucraina, il Governo, con il decreto-legge 17 maggio 2022 n. 50 (“DL Aiuti”) convertito dalla Legge 15 luglio 2022 n. 91, ha emanato alcune misure di garanzia per assicurare la necessaria liquidità alle imprese italiane colpite dagli effetti economici della crisi.
In particolare, le agevolazioni si inseriscono nel quadro del cosiddetto Temporary Crisis Framework (TCF), operativo fino alla fine del 2022, intervento adottato dalla Commissione Europea e finalizzato a fornire un supporto alle imprese in uno scenario economico di forte incertezza sia in relazione alla questione degli approvvigionamenti sia rispetto all’aumento dei costi energetici.
Di questo abbiamo parlato con il Vicedirettore Generale Vicario di BCC Roma Francesco Petitto: “Sono previsti tre tipi di agevolazioni che si attuano sotto forma di garanzie pubbliche rilasciate da Sace per le imprese medio-grandi, dal Fondo Centrale di Garanzia solo per le PMI, e dall’Ismea per le imprese agricole e ittiche”.

Ce le può descrivere brevemente?
La garanzia Sace Supportitalia viene rilasciata a fronte di mutui chirografari (cioè senza ipoteca) della durata massima di 8 anni, comprensivi di un preammortamento fino a 3 anni. Sono possibili anche altre forme di finanziamento, rimborsabili non ratealmente, come aperture di credito in c/c, anticipo export, ecc., della durata massima di tre anni. L’importo finanziabile è dato dal maggior valore tra il 15% del fatturato medio degli ultimi 3 anni e il 50% dei costi relativi all’energia negli ultimi 12 mesi. La garanzia pubblica, che consente di abbattere le condizioni di accesso al credito e quindi alle condizioni applicate ai finanziamenti, è decrescente in base alla dimensione dell’impresa, dal 90% al 70% per quelle più grandi. Per quanto riguarda le finalità, sono molto ampie: dagli investimenti (non acquisizioni), alle necessità di liquidità.
L’agevolazione offerta dal Fondo Centrale di Garanzia è abbastanza simile. Si rivolge alle PMI, la durata dei mutui chirografari, anche in questo caso, al massimo è di otto anni, ma il preammortamento può essere solo fino ad un anno. Per i finanziamenti non rateali la durata arriva fino a tre anni. La garanzia non è in base alla dimensione dell’impresa, ma in funzione del rating, e va dal 60% al 90% del finanziamento. Più elevato è il rating, minore sarà la percentuale di garanzia. Le finalità del finanziamento sono più circoscritte rispetto alle agevolazioni Sace: in generale solo per efficientamento energetico e diversificazione degli approvvigionamenti.
Le agevolazioni offerte da Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) sono rivolte alle aziende agricole e della pesca. Le garanzie arrivano al 100% del finanziamento, al massimo pari a 35 mila euro. La durata, esclusivamente sotto forma di mutuo chirografario, può arrivare fino a 10 anni di cui due di preammortamento.
La Banca, oltre ad aderire a queste iniziative, cosa altro fa per combattere gli effetti perversi dell’incremento dei costi energetici?
BCC Roma ha predisposto una offerta commerciale rivolta alle imprese in generale, alle imprese agricole, nonché alle imprese socie. Esiste anche un’offerta riservata agli associati Unindustria. Il finanziamento, sotto forma di mutuo chirografario, può prescindere dalla garanzia pubblica e può arrivare sino a 500 mila euro. La durata è fino a sei anni. È stata predisposta un’offerta anche per le persone fisiche.
Mi preme sottolineare che il Decreto Aiuti è dello scorso maggio, ma la Banca già a gennaio si è mossa autonomamente percependo la gravità dei problemi energetici che si andavano delineando. In tutte le riunioni dei soci, a partire da gennaio, io stesso ho parlato dei nuovi prodotti della Banca per combattere il caro energia, dimostrando ancora una volta – se ce ne fosse bisogno – che BCC Roma è una banca attenta al territorio e che tende ad anticiparne le necessità.